Il Giulan, il grazie va a chi ha pedalato.
Giulan per aver vissuto l’amore per la fatica
Giulan a Dio, l’uno-tutto.
Giulan a Spinoza a farci comprendere il “Deus Sive Natura”. Dio, ovvero la Natura, origine di tutto il tangibile e l’immateriale.
Giulan a Alex Zanardi. Da piangere, da amare. Parole e pensieri da non dimenticare.
Giulan per non dimenticare e accettare le cose come sono. Perché se è così così è.
Giulan al sogno di una Maratona che si ripete e che amplifica azioni sensazioni gioie e dolori
Giulan alla Natura. Depauperata sfruttata bistrattata. Rovinata. Chiediamo venia.
Giulan e complimenti per la medaglia vinta a fine gara. Un doppio viaggio: verso il Pordoi, il Sella, il Giau. E verso il centro del proprio corpo.
Giulan a chi ha volto lo sguardo partecipe a chi soffriva.
Giulan a chi è rimasto senza medaglia ma si è riempito il cuore di Bellezza.
Giulan ai ragazzi dei ristori, ai vigili del fuoco, al soccorso alpino angeli della salvezza
Giulan a chi si rompe le dita distribuendo numeri sacchi e sacchetti gilet e pettorine
Giulan a coloro che vanno a pulire le strade, il lunedì mattina.
Giulan agli ultimi. E a chi sta con gli ultimi. Perché “Insieme si può”.
Giulan e scusa ai pallidi e lucenti monti…chissà che noia per loro quest’orda barbarica…meritano solo un sacro silenzio.
Giulan ancora a Dio che si stanca dei grandi regni, mai dei piccoli fiori
Giulan a voi che ci avete visto in tv e letto sui giornali. Eravate parte di noi.
Giulan ai trampolieri, allo sputafuoco, a Max e al suo xilofono gigante primordiale
Giulan a chi ha mandato un sms solidale per il progetto di sicurezza alimentare in Karamoja, Uganda.
Giulan ai 540 occhi di bambini il sabato mattino. Erano invasi da giocondità. Evviva la Gioconda, il sorriso più famoso della storia,
Giulan a ogni sorriso tagliato su misura.
Giulan al tempo che verrà; al 2012. La Maratona del sorriso.
Giulan all’emozione in mille parole
Chi è padrone del silenzio, sa esprimersi anche con una sola parola: giulan.
michil costa